Cogefim: società leader in Italia nel campo della intermediazione aziendale ed immobiliare - blog - opinioni - pareri - recensioni - forum

Alto gradimento per l’offerta balneare italiana 

Tutta le zone costiere registrano attese positive per l’estate 2017 e si respira un forte clima di ottimismo tra gli operatori turistici.

I primi segnali positivi erano giunti dal ponte del 2 giugno, in corrispondenza del quale le destinazioni prevalentemente favorite erano state le località di mare.
I dati che emergono ad oggi sono i seguenti: incremento complessivo delle presenze del 4,7% e aumento netto degli arrivi del 4,8%. Dunque si prevede che il giro d’affari complessivo del Mare italiano cresca del 4,5% toccando i 29 miliardi e 260 milioni e che quindi possa arrivare a crescere rispetto alla stagione estiva del 2016 di 1,3 miliardi.
Le maggiori attese e le aspettative più speranzose sono in Abruzzo, in Puglia, in varie località dell’Arco Jonico, in Sicilia, in Sardegna, in Veneto, in Friuli-venezia Giulia e in Liguria.
Cogefim integra quanto appena descritto, riportando le parole di Gianfranco Battisti, presidente di Federturismo-Confindustria: “Gli italiani quest'estate sceglieranno prevalentemente il mare. La preferenza andrà alle coste della Puglia, dell'Emilia Romagna, della Toscana e della Sicilia. Tra le isole particolarmente ricercata l'Elba. Anche chi andrà all'estero opterà per il mare vicino. Rispetto al 2016 si prevede una crescita del 5% dei turisti nelle località marittime”.
Quello che emerge quindi, come già anticipato, è un quadro di ottimismo che ricopre quasi tutte le zone costiere della penisola.
Andando ad osservare quali fattori forniscono una grossa spinta al buon andamento dell’offerta balneare italiana, è da riconoscere un ruolo portante al turismo straniero, che ogni anno riconferma l’alto tasso di apprezzamento nei confronti delle coste della penisola e che, secondo le attese, arriverà a spendere 9 miliardi e 430 milioni in Italia (il 32,2% del fatturato). La spesa da parte degli italiani è invece stimata di 19 miliardi e 830 milioni (il 67,8% del fatturato).

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